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Visualizzazione dei post da 2017
30 novembre 2017 Elezione del nuovo direttivo del Circolo di Legambiente Delta del Po- di Adria. Praticamente il direttivo è stato riconfermato, anche il Presidente: Ermes Bolzon Presidente Pavan Sara Vicepresidente. Gabbriele Andriotto Direttivo Floriano Finotello Direttivo Conte Leonardo Direttivo Buon lavoro per i prossimi 2 anni....
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Inchiesta fanghi fertilizzanti- Adria Con le ultime notizie sulla questione di Coimpo, azienda di Ca’emo di Adria, che ha avuto come vicenda culmine la morte di 4 lavoratori del settore per lo smaltimento dei rifiuti in fertilizzanti per i campi, la vicenda sembra allagarsi. La storia di questa azienda ci ha sempre visti in allerta per molte questioni, inerenti, come le lamentele, per anni, dei residenti che sentivano per molti mesi l’anno puzze insostenibili e insopportabili, gli esami da parte degli enti preposti non davano mai riscontri positivi, risultava sempre tutto nella norma. Oggi però, vogliamo soffermarci sull’aspetto che più ci sconvolge, infatti, sono stati sequestrati 280 ettari di terreni ubicati ad Adria e Pettorazza Grimani in Provincia di Rovigo, che venivano usati per lo spargimento di questi fanghi. (rovigoog/articolo/2017-12-11/fanghi-e-inchieste-scattano-gli-arresti/#.Wi-dztLibZ4gi.it) La questione ci sembra molto grave, non solo dal p

LA PROPOSTA DI PARCO DEL DELTA DEL PO

COMUNICATO STAMPA 15.05.2017 Legambiente Veneto 21 Associazioni scrivono ai parlamentari su Parco Delta del Po Alla vigilia dell’approdo in Aula alla Camera della riforma della legge quadro sui parchi LA PROPOSTA DI PARCO DEL DELTA DEL PO: UN PASTICCIO GIURIDICO, SQUILIBRIO TRA STATO E REGIONI E PRIMATO DELL’ECONOMIA   “La proposta di parco del Delta del Po è un pasticcio giuridico che va bene al di là della stessa già molto contestata riforma della legge quadro sulle aree protette, perché fa del parco impropriamente un soggetto ibrido di promozione economica e crea uno squilibrio ingiustificabile tra le funzioni proprie dello Stato e quelle delle Regioni. Per superare le inefficie

"Surprise Us, President Trump!"

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"Surprise Us, President Trump!" Il movimento ambientalista italiano invia una lettera al neo presidente USA Firma e condividi la lettera per chiedere a Trump politiche ambientali sostenibili negli interessi degli Stati Uniti e del Mondo    

LAV sulla caccia nei Parchi

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A proposito della polemica della LAV sulla caccia nei Parchi Temi: Aree Protette   Biodiversità Redazione Legambiente Sulla rete sta girando una notizia falsa costruita ad arte dalla LAV, che ci lascia molto perplessi per i toni e le argomentazioni utilizzate, in cui  veniamo accusati di voler aprire la caccia nei Parchi . Per sostenere questa assurda accusa, la LAV ha utilizzato il dibattito tenutosi domenica scorsa 6 settembre all'interno della Festa nazionale dell'Unità a Milano nel quale, con Federparchi, Arcicaccia e Federcaccia abbiamo discusso di alcune iniziative per la tutela della fauna.

Adria: Isole Ecologiche

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Le isole ecologiche di Adria e di tutto il Delta. Ci chiediamo cosa ci sia di civile in questo metodo di raccolta dei rifiuti. Sicuramente ci sono sistemi migliori, in presenza di una incivile partecipazione. Siamo convinti che il 99% della comunità ha sensibilità per questo grosso problema, ma bastano pochi a ridurre in questo modo la città. Per noi, le isole ecologiche vanno eliminate, bisogna impegnarsi sulla raccolta porta a porta con metodi più mirati, cercando di semplificare i metodi. Bisogna far pagare un'equa produzione del rifiuto, chi produce meno, pagherà meno. L'impegno del bravo cittadino va premiato. Foto del 2/2/2017, ore 11.

APPELLO AREE PROTETTE TESORO DEL VENETO

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Legambiente Veneto: Sei un’associazione, gruppo, scuola, comitato cittadino? Dai la tua adesione all’appello contattando il Circolo di Legambiente o delle associazioni che promuovono l’appello più vicine a voi, oppure puoi sottoscrivi direttamente online l’appello qui: www.parchitesoroveneto.it La “Strategia Nazionale per la Biodiversità” afferma a chiare lettere che un’area protetta è “un’area geograficamente determinata, regolamentata e gestita al fine di conseguire obiettivi specifici di conservazione della biodiversità”. Per questa ragione i Parchi italiani sono tra gli strumenti più efficaci per conservare la natura, arrestare il declino della biodiversità, contrastare l’espandersi della cementificazione, praticare forme innovative di green economy, difendere il paesaggio e i preziosi beni culturali in essi custoditi. Beni che il Veneto ha in abbondanza nelle sue aree protette, ma che subiscono oggi un attacco senza precedenti, un attacco che mira a limitarne l’es

Storie di gas

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Pochi sono i pozzi rimasti nel Polesine a testimonianza degli anni 1950/60, i quali si estraeva il gas dalla terra.  Non poche sono state le conseguenze di questo tipo di pratiche che hanno influito in vari modi sulla geologia e l'ambiente circostante. La fuoriuscita del gas, non era controllata, molti pozzi erano abusivi (pratica che in alcuni casi continua abusivamente anche adesso), la maggior parte era regolamentata, ma con tecniche arcaiche e molto pericolose, erano frequenti le esplosioni. L'abbassamento del suolo di alcuni metri in certe zone, provocava allagamento dei terreni, con il conseguente abbandono dei campi. Dai pozzi fuoriuscivano anche molte altre sostanze acide e velenifere del sottosuolo, che portava all'inquinamento di molte falde acquifere e terreni.  Per scongiurare il pericolo idrogeologico di quel periodo sono stati spese molte risorse. Il riassetto del territorio è anche costato molto tempo, che ha fatto impoverire l'economia del Polesine.

Fenicotteri nel Delta

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Grande momento di bellezza e di speranza nel vedere il più grande stormo di fenicotteri che avevo mai trovato nel Delta del Po, nei pressi di Albarella. Grande freddo, mani ghiacciate, le gambe dei fenicotteri sembrano imprigionate dal ghiaccio, ma è solo un'illusione ottica. Lunedì 9 gennaio 2017