Via Badini- Adria

Via Badini- Adria

Il circolo Legambiente Delta Po-Adria, è una associazione di cittadini,  il suo principio fondamentale è di cercare collaborazione con le amministrazioni, dando loro supporto tecnico sulle scelte ambientali e del territorio. Per noi questo è sacro: cercare di far progredire la sensibilità ed il rispetto per la natura e la bellezza che ci circonda, DSC_0347collaborando con qualsiasi amministrazione.
Per come si è svolta la vicenda dei lavori di risistemazione di via Badini ad Adria, con il taglio degli alberi, siamo sconcertati. Il nostro punto di vista, sui problemi di via Badini, partiva dalla considerazione che la strada è pericolosa. La strada è stretta e con le macchine parcheggiate da un lato e i veicoli che si incrociano, il pericolo specie per i ciclisti, è alto. Dopo gli ultimi interventi, il problema è rimasto tale e quale. Per questo ci sembrava, che la nostra proposta fosse migliore: alberare solo un lato della strada con essenze autoctone e di fare una pista ciclabile, anche non molto larga; mettere la viabilità delle auto a senso unico, con una corsia di emergenza per le autoambulanze (anche sovrapposta alla pista ciclabile). In questo modo si sarebbe attenuato il problema del pericolo della viabilità. Tuttavia, abbiamo capito che l’intento dell’amministrazione o dei tecnici che guidano l’amministrazione era quello di togliere di mezzo i pini marittimi per sostituirli con alberelli di origine cinese e del sud est asiatico che, come sappiamo, non cresceranno mai: come al solito moriranno continuamente e saranno sostituiti di frequente , visto i loro problemi di adattamento. Ben altre erano state le dichiarazioni di intenti dell’amministrazione, anche sui giornali, dove si diceva no al senso unico, ma si ad alberatura autoctona. Con tutte le priorità che ha la città, questa amministrazione, trova indispensabile tagliare alberi! Ma tralascia la sistemazione del verde pubblico pressochè ovunque, basta vedere la situazione dei giardini Zen e Scarpari. Mentre, si sa, che se c’erano risorse si dovevano spendere per iniziare a mettere in sicurezza l’assetto idraulico della città e scongiurare nuovi allagamenti di vaste zone.
Ci piacerebbe sapere cosa si è speso in questo settore del taglio dell’albero e confrontarlo con quello della piantumazione. Per fortuna è in vigore dal 16 di febbraio 2013 la legge n° 10/2013 che impone ad ogni Comune l’obbligo di piantare alberi in base al numero dei bambini nati. Inoltre regolamenta anche i tagli e le potature, con multe salate per i trasgressori e ci sarà l’obbligo che il Sindaco a fine mandato rendiconti quanto verde è stato perso e quanto aggiunto in ogni Comune Italiano.
Il circolo Delta del Po di Legambiente, nelle interviste dei candidati Sindaci, era stato ben contento di sentire tanti buoni propositi dal Sig. Barbuiani: ci aveva rassicurato che ci sarebbe stato un controllo più attento dei tecnici; che lui stesso, si sarebbe messo in bicicletta per controllare il verde pubblico. Avrebbe contribuito alla nascita del piano del verde pubblico della città e avrebbe promosso il piano dell’assetto per il rischio idrogeologico della città. Solo in due casi è stato di parola: nella vendita del verde pubblico e nella sensibilità per la dispersione dei rifiuti in natura.

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