Tavola rotonda rifiuti


Tavola Rotonda, Rifiuti


Legambiente, circolo Delta del Po- AdriaAdria, 6/febbraio/2013legambiente2
Tavola rotonda sul ciclo dei rifiuti,
Giovedì, 31 gennaio 2013, Sede Legambiente-Adria 
c’è stato un incontro fra i cittadini del Circolo Legambiente Delta del PO e tre Assessori all’Ambiente ( Comune di Rosolina, Taglio di Po e Adria)  e i Vertici di Ecoambiente, per discutere del ciclo dei rifiuti nel Delta del Po. La serata si è svolta approfondendo i vari aspetti e sono uscite molte idee, anche per il futuro. Sicuramente la nostra realtà è una delle migliori nel Veneto per quanto riguarda la raccolta a porta a porta, visto che si arriva fra il 70/75 %  di riciclaggio, altro conto è la media del Veneto che al massimo oscilla fra il 50/56 %. Questi dati, aprirebbero molte altre tematiche.
Purtroppo ci troviamo con molta dispersione dei rifiuti in natura, ossia quello che è lo sport di alcuni: “il lancio del sacchetto”. Questo avviene sia in campagna e anche in città, a favorire questo sono le isole ecologiche che purtroppo sono poco controllate e poiché la mattina sono come delle discariche abusive, il fenomeno aumenta di molto i costi del servizio. Mentre ci sono strade come la Transpolesana ad aumentare i costi con le piazzole di sosta  piene di tonnellate di ingombranti inerti e copertoni, spesso anche materiali tossici. Anche gli argini dei fiumi, dove si trova libero accesso ai mezzi troviamo scene anche peggiori, gli esempi più eclatanti sono gli ultimi rinvenimenti di grossi carichi di copertoni o di eternit nelle rive del Po, con gravi costi di smaltimento per i Comuni. Anche la pesca prolungata, con soste di giorni, aumenta i danni ai fiumi, spesso i pescatori nascondono i rifiuti, perchè non vogliono portarli neigli eco-centri, oppure utilizzano le piazzole di sosta o le isole ecologiche della differenziata, naturalmente, naturalmente senza differenziare. Mentre, ci sono i pescatori selvaggi e nostrani; spesso, di nessuna associazione che oltre a lasciare le spazzature a cielo aperto, nemmeno si preoccupano di metterle in un sacchetto, infatti, abbiamo delle foto in cui si ritrae il pescatore con tutto in torno immondizia come una discarica, in molti casi non sono molto interessati al loro ambiente. Ci troviamo spesso anche ad aver a che fare con veri criminali che spargono veleni in natura per intascarsi le spese di smaltimento, come copertoni , batterie, eternit, oli esausti  e bidoni con liquidi sospetti che non si riesce mai a capire da dove vengono, ma ancora per poco.
L’elenco sarebbe ancora lungo e già abbiamo denunciato le pratiche degli incivili urbani in altri articoli, ma quello che bisogna notare è il danno alla salute per le persone oltre che all’ambiente e l’aumento delle spese, che noi paghiamo per gli incivili. Le reticenze non hanno più significato, la necessità in questo tempo di crisi è il risparmio, fra poco le bollette avranno la voce della spesa della discarica e della manodopera di uomini e mezzi per andare a tirare su l’immondizia dei criminali e degli incivili.
L’Assessore di Taglio di Po, purtroppo ritiene il suo Comune ancora non pronto per una differenziata spinta a causa di un’ancora bassa consapevolezza del problema, mentre l’Assessore di Rosolina si trova con un notevole problema del turismo stagionale che non permette una raccolta differenziata. Il Comune di Adria ha il problema delle isole ecologiche, che sulla carta non esistono, ma in realtà ci sono. L’azienda Ecoambiente ritiene di effettuare un buon lavoro e viene confermato dal continuo dialogo con gli Assessori, ma purtroppo la nuova tassa dello stato e la forte dispersione dei rifiuti: aumenterà i costi.
Tutte le parti in causa, già da molti anni agiscono in vari modi nella scuola per dare informazione ed educazione, partendo dai piccoli e collaborando con gli insegnanti, ma veniva sottolineato che proprio nelle scuole di Adria (non tutte), la differenziata non viene praticata. Ci siamo resi conto che mancavano due importanti interlocutori alla riunione e la prossima volta non mancheranno, questi sono il mondo della scuola e le forze dell’ordine, di questo chiediamo scusa.

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